Scarti industriali diventano zaini:
la resilienza della trasformazione
Qualche anno fa, un architetto di Milano ci disse: “questo materiale è indistruttibile, eppure per la legge dopo pochi anni dev’essere ROTTAMATO. Seppur perfettamente funzionante, sarà sostituito per diventare rifiuto”.
Come spesso accade quando veniamo a contatto con materiali scartati, abbandonati, rifiutati la gola si annoda, il cuore duole, lo stomaco stride. Il nostro corpo parla e la mente produce migliaia di voci. Forse perché in una parte della vita è così che ci siamo sentite. E forse è proprio per questo che “dare nuova vita a un materiale” produce in noi una catarsi, una resilienza: una trasformazione che ogni volta ci fa crescere e rifiorire, ci fa abbandonare le nostre corazze per comprendere che non solo siamo riciclatrici seriali, ma anche delle inguaribili innamorate.
Questa è la storia di uno scarto che prende consapevolezza di sé, si trasforma in tessuto e diventa zaino.
La manichetta antincendio diventa tessuto
Progettata per essere resistente, sicura e indistruttibile, la manichetta usata dai pompieri è costruita in tessuto circolare di poliestere con sotto strato in gomma impermeabile di colore nero. È progettata per avere lunghissima vita, ma per quell’utilizzo gli hanno assegnato breve durata fissandogli una fittizia obsolescenza. Anche se in modo differente, è come il Pvc: ideato per resistere nel tempo, è utilizzato come plastica monouso usa e getta.
La manichetta è un materiale complesso da lavorare, ma come è avvenuto per altri scarti industriali, ce ne siamo subito innamorate. Zigrinata al tatto e gommata internamente è diventata uno dei nostri tessuti preferiti per creare zaini urban style come BeesBag.
La manichetta antincendio si trasforma in BeesBag
L’unicità delle nostre creazioni dipende dalla diversità dei materiali utilizzati: manichette dei pompieri e camere d’aria di biciclette, teloni di camion e banner pubblicitari, tende da sole e cinture di sicurezza.
Recuperiamo scarti per trasformarli in risorse: borse e zaini progettati per essere compagni di viaggio che comunicano la propria eco. Ogni recupero coinvolge noi stesse come in un processo di catarsi e resilienza. E per ogni materiale recuperato o prodotto creato, la trasformazione è come una nuova fioritura.
La storia di BeesBag nasce dal desiderio di creare una borsa girevole che diventasse zaino. Una borsa pratica, leggera e resistente. Una borsa unica e trasversale, adatta a ogni ambiente e contesto: a piedi, in bici, al lavoro o in viaggio, tra le vie della città o tra i sentieri del bosco. Una borsa dall’identità etica ben precisa: essere una Zero Impact Bag che rispetti gli animali e l’ambiente.
E così come l’acrobata trova l’equilibrio su una fune, l’idea semplice e complessa di BeesBag scorre su un filo, o meglio una corda di tapparella. L’ispirazione nasce in un weekend trascorso tra i vicoli di Barcellona tra colori, profumi, arte e tanto camminare. Il resto l’hanno fatto la passione per il lavoro che svolgiamo e l’eco sostenibilità che contraddistingue i nostri progetti.